Cos’è la doggy bag: significato e origine del termine

Il termine doggy bag nasce nei ristoranti statunitensi e indica il contenitore che permette ai clienti di portare a casa gli avanzi del pasto. L’origine della parola è curiosa: si presume che in origine si dicesse che il cibo avanzato fosse "per il cane" (doggy), per evitare imbarazzi.

In italiano il termine potrebbe essere tradotto con “contenitore per gli avanzi”, ma si è mantenuto l’uso dell’inglese, anche in ambito normativo.

Oggi, infatti, il concetto si è evoluto e si associa a una pratica sostenibile e responsabile perché la doggy bag rappresenta una risposta concreta allo spreco alimentare, diventando simbolo di educazione alimentare e rispetto per il cibo.

La doggy bag è obbligatoria? Cosa dice la legge in Italia

Negli ultimi anni si è parlato molto della possibilità di rendere la doggy bag obbligatoria nei ristoranti italiani. Dal punto di vista normativo, non esiste ancora un obbligo nazionale che imponga ai locali di offrire questo servizio, ma il tema è stato al centro di diverse iniziative legislative.

Con la legge 166/2016, anche nota come legge Gadda, l’Italia ha introdotto norme contro lo spreco alimentare, incentivando (ma non obbligando) i ristoratori a mettere a disposizione contenitori per il recupero del cibo. Questa legge promuove azioni volontarie e buone pratiche, lasciando al cliente la possibilità di richiedere la doggy bag.

In alcuni comuni, tuttavia, si stanno sperimentando progetti locali che prevedono incentivi o linee guida per l’uso regolare delle doggy bag, soprattutto nei ristoranti convenzionati con iniziative anti-spreco.Doggy bag personalizzabile per ristoranti in Italia - soluzione sostenibile contro lo spreco alimentare

Doggy bag e buste takeaway: qual è la differenza?

È importante non confondere la doggy bag con i sacchetti servizio di takeaway. Sebbene entrambi implichino il trasporto di cibo fuori dal ristorante, le finalità e le modalità sono diverse:

  • il takeaway prevede l’acquisto di cibo da consumare altrove, spesso tramite ordine anticipato o da menu dedicato;
  • la doggy bag, invece, serve a portare a casa ciò che non si è riusciti a mangiare durante un pasto consumato al ristorante.

L’elemento distintivo è proprio il packaging: per il takeaway spesso si utilizzano confezioni progettate per mantenere il cibo caldo, mentre per la doggy bag si utilizzano contenitori più semplici, ecologici e pensati per un uso successivo.

Doggy bag e sostenibilità: una scelta consapevole

Utilizzare la doggy bag è oggi un atto di consapevolezza ambientale e sociale. Ridurre lo spreco alimentare contribuisce a limitare l’impatto ambientale della filiera del cibo, evitando che risorse preziose vadano perdute.

Sempre più clienti scelgono di portare a casa gli avanzi non per necessità, ma per etica. E sempre più ristoratori si attrezzano con contenitori personalizzati, biodegradabili o compostabili, che permettono di associare al brand un valore etico e responsabile.

Anche le aziende come Shop For Shop, che forniscono gadget personalizzati e packaging sostenibile, possono avere un ruolo attivo in questa rivoluzione culturale, offrendo soluzioni adatte alle esigenze della ristorazione contemporanea.

Perché in Italia si fa ancora fatica a chiedere la doggy bag

Nonostante la crescente attenzione ai temi della sostenibilità, in Italia c’è ancora un certo imbarazzo nel chiedere la doggy bag. Alcuni la considerano una pratica poco elegante, legata a stereotipi di parsimonia o povertà.

Tuttavia, le nuove generazioni stanno cambiando questa percezione: chiedere di portare via ciò che si è pagato non solo è legittimo, ma è anche trendy, soprattutto nei contesti urbani e tra i consumatori più attenti.

In questo senso, è fondamentale la comunicazione del locale: proporre la doggy bag in modo discreto ma naturale, magari con un packaging brandizzato, aiuta a normalizzare questa abitudine e renderla parte integrante dell’esperienza gastronomica.

Doggy bag nei ristoranti italiani: come adeguarsi alle nuove esigenze

Per i ristoratori italiani, offrire un servizio doggy bag ben organizzato è oggi un’opportunità. Non si tratta solo di evitare lo spreco, ma anche di trasmettere un messaggio positivo al cliente, legato all’attenzione per l’ambiente e alla cura del servizio.

Ecco alcune pratiche utili:

  • dotarsi di contenitori personalizzati in linea con l’identità del locale;
  • informare il personale di sala sull’importanza della proposta;
  • includere la possibilità della doggy bag nel menu o nelle comunicazioni visive del ristorante;
  • collaborare con fornitori di fiducia, che offrano packaging pratici, resistenti e sostenibili.

Doggy bag personalizzabili: un'opportunità per ristoranti e brand

Scegliere contenitori personalizzabili con logo e messaggi di brand fa sì che la doggy bag, una volta portata a casa, continui a parlare del ristorante: è un’estensione dell’esperienza culinaria.

La personalizzazione permette di rafforzare la brand identity e di comunicare valori come attenzione al cliente e alla sostenibilità.

In questo ambito, Shop for Shop offre contenitori per alimenti personalizzabili, perfetti per ristoranti, bistrot, trattorie e locali gourmet che vogliono unire estetica, funzionalità e messaggio etico. Che aspetti? Richiedici un preventivo o ordina direttamente dal catalogo.